I MARTIRI TORINESI DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA

I MARTIRI TORINESI DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA

Grazie al lavoro dei volontari torinesi di Progetto Imago e Associazione Memento, nel Cimitero Monumentale della città antonelliana risplendono le sepolture dei Martiri Torinesi della Rivoluzione Fascista: con un costante lavoro di manutenzione dei sepolcri e di ricerca storica risplendono anche le storie e gli Esempi degli Eroi del Fascio Torinese.

CAMPIGLIO ALDO
Nato a Torino il 1° Novembre 1901. Iscritto al Fascio di Torino dal 1921. Attivo Squadrista fu, durante le elezioni del 1920, infaticabile propagandista e parecchie volte si recò in Provincia a prestare man forte agli oratori fascisti. Per questa sua attività, era molto conosciuto dai comunisti, che continuamente lo facevano segno a dileggi e minacce di morte. Purtroppo il criminale disegno veniva effettuato la sera del 7 Luglio 1921. Un gruppetto di comunisti, avvistato il Campiglio nella campagna, nei dintorni di Torino precisamente a Settimo, gli tese un’imboscata e lo colpì alle spalle con una roncolata alla nuca e gli inferse quattro ferita alla testa. Poi gli aggressori gettarono il Campiglio morente nel canale, con la evidente intenzione di simulare una disgrazia. Il cadavere del valoroso squadrista venne tratto a riva soltanto il giorno seguente. Da questa inumana ferocia il martirio di Campiglio risplende in tutta la sua sublimità del suo sacrificio.

ODONE CESARE
Nato a Torino l’11 Novembre 1888. Mutilato di guerra, ferito gravemente in combattimento, ritornava al fronte prima di essere guarito. Fu tra i primissimi fascisti torinesi. Operaio. Svolgeva attiva propaganda fascista fra i suoi compagni di lavoro e perciò era perseguitato dagli operai comunisti. Il 24 Aprile 1921 l’Odone si recò in casa di un caporione dei comunisti per pregarlo di svolgere opera di pacificazione presso i compagni. Mentre conversava amichevolmente col caporione, questi lo assaliva improvvisamente a tradimento, freddandolo con un colpo di rivoltella.

GIOVANNI PORCU’ del NUNZIO
[Ucciso durante la rivolta delle guardie Regie il 30 Dicembre 1922.]

SCARAGLIO LUIGI
Nato il 17 Ottobre 1904 a Torino. Studente. Il 6 Marzo 1921 mentre ritornava con altri squadristi dall’inaugurazione del Gagliardetto fascista di Casal Monferrato, cadde in un agguato teso da sovversivi, ed ucciso a colpi di rivoltella.

SIMULA COSTANTINO
Nato a Pozzomaggiore (Sassari) l’11 Settembre 1900. Nel 1920 si trovava a Torino come guardia carceraria. Durante il tragico settembre torinese, quando i dirigenti socialisti decisero repentinamente l’occupazione delle fabbriche, il Simula si trovò coinvolto nel conflitto scoppiato la sera del 22 Settembre fra la forza pubblica ed i socialisti, conflitto durante il quale fu dai sovversivi catturato Mario Sonzini, Volontario di Guerra, ferito e decorato, operaio come i suoi carnefici. Il Sonzini veniva condannato ad essere arso vivo nei forni dello stabilimento Fiat, ma essendo in quei giorni, i forni spenti, veniva ucciso a colpi di rivoltella sparati a bruciapelo. Contemporaneamente le guardie rosse catturavano la Guardia Carceraria Costantino Simula che in seguito ad un giudizio sommario del tribunale dei rivoltosi, veniva pure condannato ad essere bruciato negli alti forni della fonderia. Visto che ciò non era possibile, i rossi malgrado le implorazioni del Simula, unico sostegno della vecchia madre lontana di cinque fratelli, lo massacrarono barbaramente. Il suo corpo venne ritrovato crivellato di colpi di rivoltella, in un prato poco lontano dalla salma del Sonzini.

SONZINI MARIO
Nato ad Oleggio (Novara). Già esponente del nazionalismo torinese, fu tra i primi fondatori del Fascio di Combattimento di Torino. Operaio. Era un’anima forte e generosa, profondamente amato e seguito dai compagni di fede.

STRUCCHI ANTONIO
[Ucciso insieme a Scaraglio e Brioglio a Casale Monferrato il 6 Marzo 1921.]