GIOVANNI BATTISTA BOSCUTTI

L’eroe che salvò Padova dalle bombe.

Il pilota della Rsi Giovanni Battista Boscutti nel ’44 fronteggiò con la sua
squadriglia di 38 aerei ben 300 velivoli alleati. Un attacco suicida che
impedì la distruzione della città .

Giovanni Battista Boscutti, pilota dell’Aeronautica Repubblicana, abbattuto l’11 marzo 1944 mentre con il suo caccia Macchi 205 Veltro cercava di contrastare i bombardieri alleati. La sua squadriglia, l’«Asso di Bastoni» comandata dal capitano Visconti, 38 aerei con quelli tedeschi, si alzò contro 300 fortezze volanti giunte per bombardare a tappeto Padova: uno contro dieci dunque, quasi certi di morire. Intercettata la formazione americana, iniziò un duro duello aereo, durato circa una quarantina di minuti. Al termine dello scontro, il caccia pilotato dal Tenente Boscutti non fece più ritorno alla base: assieme a lui, persero la vita altri due piloti italiani, il Sottotenente Bruno Castellani e il Tenente Guerrino Bortolani.

Giovanni Battista Boscutti fu un pilota della Regia Aeronautica insignito di una Medaglia d’Argento al Valor Militare guadagnata sul campo, in altrettanti durissimi scontri sul Mar Mediterraneo. Ottenuta l’abilitazione al volo l’11 giugno 1942, iniziò il suo servizio presso il 161° Gruppo Autonomo, dislocato sull’Aeroporto di Gioia del Colle: la sua prima vittoria aerea, ottenuta in collaborazione con un altro pilota, la ottenne l’8 gennaio 1943, abbattendo un bombardiere B24 Liberator ed una seconda il successivo 23 febbraio. E’ in queste occasioni, in cui il Tenente Boscutti effettuò numerosissime sortite nei cieli “su allarme” che ricevette la medaglia d’argento: “pilota da caccia, in numerose scorte in mare aperto e in combattimento contro quadrimotori nemici, brillantemente sostenuti e vittoriosamente conclusi, dava prova di perizia, aggressività e valore. Cielo del Mediterraneo Centrale, 2 agosto 1942-30 aprile 1943”.