ANGELO CRENNA

ANGELO CRENNA
Lesa (Novara) 3/4/1904 – Trieste 3/6/1923

Nato a Lesa il 3-4-1904, caduto a Trieste il 3-6-1923.
Fin dalla più tenera età, dodicenne appena, ma già dotato di un amor patrio senza pari, non potendo dare quello che il suo fratello dava alla Patria in armi, quale combattente, lo troviamo esploratore nel duro servizio di guardia alla stazione di Domodossola prima, alla Fortezza del Sempione poi. Dopo Vittorio Veneto, mentre la Nazione, correndo dietro a folli miraggi, andava in rovina, la sua pura fede, il forte attaccamento alla Patria non gli permisero di star più oltre neghittoso, ed eccolo iscritto nel 1920 ai Fasci di Combattimento e più tardi alla Milizia, offrendo tutto se stesso, in ogni pericolo, in ogni azione con una meta netta: salvare l’Italia!
Il 3-6-1923 a Trieste, dove si era stabilito impiantando uno stabilimento di floricoltura, dopo aver compiuto un servizio d’ordine pubblico, nel rincasare, senza provocazione alcuna, veniva ferito da tre colpi di rivoltella sparati da due comunisti. La salma, trasportata a Domodossola, fu accompagnata all’ultima dimora da tutti i fascisti del Verbano, Cusio ed Ossola accorsi a rendergli l’ultimo saluto[1].

Dopo essersi iscritto ai Fasci si trasferì a Trieste dove impiantò uno stabilimento di floricoltura. Camicia nera della Legione “Sa Giusto”, il 3 giugno 1923 bloccò un gruppo di giovani sovversivi che avevano all’occhiello una coccarda rossa sormontata da falce e martello. Due si fermarono, ma gli altri fuggirono. Lanciatosi all’inseguimento il Crenna venne colpito a morte dai sovversivi che si erano appostati dietro un muro[2].

[1] Partito Nazionale Fascista – Federazione dei Fasci di Combattimento Novara, “Biografie di Caduti per la Rivoluzione”, Stabilimento Tipografico Cattaneo, 1936 – XIV, p. 9

[2]     Circolo Filippo Corridoni, “Per l’Italia. I Caduti per la Causa Nazionale (1919-1932)”, Edizioni Campo di Marte, Parma, 2002, p.  48