Il 29 settembre 1911 l’Italia intraprende la conquista dell’attuale Libia, le terre all’epoca conosciute come Tripolitania e Cirenaica. Ha inizio quindi la guerra italo-turca, contro l’Impero ottomano che si concluderà il 18 ottobre 1912, con la vittoria del Regno d’Italia.Solo nel 1934, insieme alla regione del Fezzan, le due regioni conquistate avrebbero costituito la Libia, prima come colonia italiana e successivamente come Stato indipendente.
Durante la guerra furono occupate anche le isole del Dodecaneso nel Mar Egeo, sulle quali venne estesa la sovranità italiana nel 1923 con la firma del trattato di Losanna, divenendo a tutti gli effetti un possedimento italiano.
La flotta turca non fu in grado di fronteggiare la Regia Marina italiana “dominante” nel Mediterraneo dimostrando la sua inefficienza nell’invio di rinforzi nel nord-Africa e risvegliando così il nazionalismo della Lega Balcanica che sfruttò lo svantaggio turco per attaccare l’Impero ottomano prima della fine della guerra con l’Italia, creando anche i prodomi di quella che sarà la prima guerra mondiale.
Durante la guerra vennero impiegati per la prima volta gli aerei, in totale 9, sia come mezzi offensivi sia per la ricognizione: in particolare il 23 ottobre 1911 il pilota capitano Carlo Maria Piazza sorvolò le linee turche in missione di ricognizione e il 1º novembre Giulio Gavotti lanciò, a mano, dall’aereo la prima bomba. Significativo fu anche l’impiego della radio grazie al primo allestimento di una stazione radiotelegrafica campale militare dell’arma del genio al comando di Luigi Sacco con la collaborazione di Guglielmo Marconi. Inoltre il conflitto italo-turco registrò il primo utilizzo nella storia di automobili in un conflitto, infatti le truppe italiane eramo dotate di automobili Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT.