Cresta Croce, 3300 m: il cannone italiano 149G è ancora lì, testimone di 78 giorni di fatiche titaniche in ascesa. 6mila chili di metallo trascinati da 200 alpini, assistiti nel loro immane lavoro da 13 minatori del genio incaricati di preparare il terreno per l’ascesa “dell’ippopotamo”. A rendere tutto più complesso, si saliva solo di notte o col cattivo tempo, per sfuggire alle ricognizioni aeree austriache, cancellando i solchi lasciati dal cannone. Nessun altro cannone della Guerra Bianca ha mantenuto la sua posizione, solo il 149G, divenuto monumento nazionale. Lo abbiamo raggiunto. Testimone della audacia di un esercito, di un popolo, che senza l’ardore di un grande sacrificio ora racconterebbe una storia del tutto diversa. Questa storia, la nostra storia, noi di Memento, continueremo a raccontarvela con fierezza. E questa foto la dedichiamo alla memoria di tutti gli eroi della Guerra Bianca.

 

 

Nessuna risposta.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.