A cento anni dalla Vittoria d’Italia, la Comunità di Federazione ha reso onore ai Caduti Italiani della Grande Guerra scegliendo uno dei luoghi che più incarno’ la difesa dei confini: il Monte Grappa.
La giornata è iniziata con un omaggio al Sacrario Militare che racchiude
le spoglie di circa 22.950 soldati che li ancora oggi riposano.
Un
sacrario che scolpisce nel marmo il Sangue versato dai Soldati Italiani
(tra i quali migliaia di ignoti) ad eterno ricordo di chi scrisse
i confini della Patria, e che – in adesione ai principi di rispetto
militare e pietas verso i defunti – ha raccolto le spoglie anche dei
nemici di guerra.
La cerimonia è proseguita con un corteo nei pressi del Monumento di Ponte San Lorenzo, il quale recita:
“Qui giunse il nemico è fu respinto per sempre. 15 giugno 1918 Roma Eterna ne segno’ il ricordo”.
In questo punto in cui gli italiani cento anni fa respinsero le truppe austriache, è stato simbolicamente piantato un albero coperto con lembi di terra provenienti dalle città delle nostre Comunità Militanti e bagnato con l’acqua del Piave, fiume sacro della Patria. In questo frangente, la nostra Comunità ha rinnovato un giuramento di fedeltà e di promessa di continuità ideale con i Caduti per la Patria.
Nel solco tracciato dal Milite Ignoto, siamo chiamati ad essere il faro di luce per la riscossa di una Patria oggi non meno sotto attacco di allora.
“Monte Grappa tu sei la mia Patria” cantavano i nostri Soldati: ieri da quel luogo, veramente “terra dei padri” in quanto bagnato da fiumi del loro Sangue, abbiamo rinnovato il giuramento: ITALIA!