Traendola dall’opuscolo “Monza – Campo 62 Innanzi tutto la Patria!” (edito da Memento e disponibile presso tutte le sedi di Lealtà Azione), raccontiamo la storia di Bruno Mannozzi, Medaglia d’argento al Valore Militare ucciso da mano partigiana il 1° aprile 1944.
Originario del napoletano, mentre era di servizio di pattuglia con il sergente Mario Rao Torres (anche lui napoletano), intercettavano due partigiani provenienti dal novarese. Ne nasceva un conflitto a fuoco durante il quale, alle h.15.30, cadevano colpiti a morte sia il Mannozzi che il Rao Torres. Dei due partigiani fu colpito a morte Carlo Cavanna mentre Mario Cavallari, ferito, fu catturato da militari tedeschi arrivati poco dopo.
Fu decorato M.A.V.M. sul campo sul Fronte Russo con la motivazione: Mentre squadroni a cavallo sviluppavano sul campo dello schieramento una manovra che trovava il suo esito in una grandiosa irresistibile carica, egli col suo reparto appiedato attaccava frontalmente il nemico superiore per numero e mezzi in una furibonda lotta corpo a corpo, che si risolveva con l’annientamento di due battaglioni di fanteria russa e la dispersione di un terzo battaglione.
Quota 213,5 di Isbuskenki – 24 agosto 1942
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