AMOS MARAMOTTI

AMOS MARAMOTTI
(Reggio nell’Emilia, 12 giugno 1902 – Torino, 25 aprile 1921)

All’età di 16 anni fuggì da casa per arruolarsi come volontario nella prima guerra mondiale, ma fu fermato e riconsegnato al padre. Presidente dell’associazione fascista degli studenti reggiani durante gli anni dell’adolescenza, si iscrisse poi alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino.
La notte del 25 aprile 1921 prese parte alla spedizione punitiva contro la Camera del lavoro del capoluogo piemontese, fatta per vendicare l’assassinio del trentatreenne mutilato di guerra fascista Cesare Odone ad opera del comunista Giovanni Galbiati (precedentemente aggredito da Odone). L’edificio fu messo a ferro e fuoco ma le guardie regie non intervennero a ristabilire l’ordine. In quei momenti convulsi Maramotti fu freddato da una fucilata alla testa appena dopo aver scavalcato il muro di cinta dell’edificio. Venne in seguito celebrato come martire fascista.