28 Ottobre 1922: la Marcia su Roma

“Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo l’antitesi netta, categorica, definitiva di tutto il mondo della democrazia, della plutocrazia, della massoneria, di tutto il mondo, per dire in una parola, degli immortali principi dell”89. Stando così le cose, e stando realmente così, poiché questa affermazione è il prodotto di incessanti e severe meditazioni; stando così le cose, non sarete stupiti che tutto il mondo degli immortali principî, della fraternità senza fratellanza, della uguaglianza disuguale, della libertà con i capricci sia coalizzato contro di noi. Ecco, siamo sul piano dove la battaglia diventa difficile, seducente, importante, perché battere i vecchi residui dei partiti in Italia è stata una fatica ingrata, ma agitare un principio nuovo nel mondo e farlo trionfare, questa è la fatica per cui un popolo ed una rivoluzione passano alla storia.”